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Giardino

STRUTTURA E FUNZIONE SPIRITUALE DELL’ "HORTUS CONCLUSUS".

Durante il Medio Evo, prese campo l'uso di fare del proprio giardino quasi un "luogo di culto" alla natura ed alle proprietà curative botaniche dove rilassarsi e meditare; esso prendeva il nome di "Hortus Conclusus". Sia nel mondo laico-cortese che in quello religioso, detto spazio verde era cinto da un alto muro che lo isolava dal mondo esterno.

Esso era considerato anche come giardino dello spirito e il muro che lo circondava diventava il limite tra dentro e fuori, separando e allo stesso tempo proteggendo.

Nella poetica medioevale del giardino si pensa che nello spazio chiuso, inaccessibile, la natura ritrovi la condizione di originaria purezza della creazione. Infatti il tipico giardino medioevale è un chiostro cinto da un muro nel quale i monaci si dedicano al ritiro e alla meditazione.

L’ORIGINE DELL’HORTUS CONCLUSUS

Durante l’anno mille l’abate S.Romualdo dette inizio ad una nuova famiglia benedettina; il conte Maldolo gli dette in dono un vasto campo: il Campus Maldoli che oggi si chiama Camaldoli.

Con questo nome iniziò ad essere attribuito a tutti gli eremi (cioè i luoghi solitari di culto) che successivamente si apparvero in Italia.

Ogni eremo si componeva  di tante piccole celle attorno alla chiesa, dove i monaci dormivano separati gli uni dagli altri.Ogni cella era  una vera e propria casa indipendente composta da un corridoio, una cappella, una camera, uno studio, un magazzino ed un orto. Soltanto da quest’ultimo si poteva accedere alla cella.

Nell’orto il monaco coltivava  i fiori per la Chiesa, le erbe per la farmacia e i legumi per la cucina.

Il muro di cinta di ogni orto costituiva il limite di ogni cella; questo particolare rimanda al significato della dicitura Hortus Conclusus.

Gli orti, che prima servivano soltanto a fornire legumi alla comunità, iniziarono man mano ad abbellirsi di fiori ed aiuole; all'interno di detti orti,  i monaci erano soliti ritrovarsi per stare all’aperto nelle belle giornate estive, passeggiandovi e conversando intimamente con Dio.

LA VISIONE DEL GIARDINO MEDIOEVALE SECONDO BOCCACCIO

Attraverso la testimonianza lasciataci da Boccaccio, è possibile effettuare una ricostruzione del giardino tipico di quel tempo.

Il suo proemio alla terza giornata del Decameron fornisce una una descrizione dettagliata del giardino, descrivendolo come un ambiente geometrico organizzato a schema centrale, attorno ad un prato ricco d’erba, aiuole fiorite triangolari e quadrate e chiuso da verdi e vivaci alberi d'arancio e di cedro.

Oltre a giaggioli, gigli, rose e  viole, troviamo altre varietà di fiori come lillà, giacinti e gelsomini portati in Occidente da crociati e mercanti stranieri.

Nell' "Hortus Conclusus" importante è anche la presenza di alberi ornamentali ad alto fusto come allori, olivi, cedri, pini e cipressi; curiosa è la presenza della voliera dentro la quale trovano libero rifugio gli uccelli del giardino.

 Il giardino del Convento degli Agostiniani

All'interno del giardino del Convento degli Agostiniani, trovano spazio fiori e piante dal forte carattere simbolico: la rosa risulta essere in ogni simbologia allegorica il fiore della Madonna e del sangue di Cristo, il giglio rappresenta  la purezza, la melagrana simboleggia l’unità della Chiesa; inoltre, il fico, l’olivo e la palma sono simboli rispettivamente di dolcezza, pace e giustizia. Il giardino allude all’amor cortese ed al percorso del cavaliere per raggiungere la felicità. Questo luogo costituisce la metafora del Paradiso dunque, sulla Terra, ne costituisce un piccolo barlume.

Naturalmente nell’hortus trovano spazio le erbe, i fiori e le piante utiliper l’alimentazione e soprattutto per i medicamenti.

Suddivisione degli spazi:

  • Viridario e pomario
  • Aiuola delle piante magiche o caccia diavoli
  • Aiuola delle piante medicinali
  • Aromi e spezie
  • Aiuola centrale (le piante del Boccaccio)
  • Aiuola dei fiori del passato
  • Aiuola mediterranea

Viridario (Piante autoctone della macchia mediterranea)

A partire dalla zona più fresca

  1. Berretta del prete (Euvonimus europeus),
  2. Agrifoglio (Ilex aquifolium,
  3. Corniolo (Cornus mas),
  4. Azzeruolo (crataegus azarolus),
  5. Viburno (Viburnus tinus),
  6. Nocciolo (Corilus avellana),
  7. Ginepro (Juniperus communis),
  8. Fillirea (phillyrea angustifolia),
  9. Corbezzolo (Arbutus unedo), 

Aiuola delle piante magiche o cacciadiavoli

Pianta regina: Rosmarino.

Depurativo del fegato,tonico e digestivo. Utile per meteorismo e i disturbi intestinali in genere, nel caso di spasmi ventrali, vertigini, inappetenza. Antibatterico e antisettico, utile in caso di tosse, raffreddore e febbre.

Energizzante, utilissimo in caso di esaurimento psicofisico, stanchezza e depressione. Proprietà astringenti, dunque indicato in caso di diarrea, emorragia e quando il flusso mestruale è troppo abbondante. Per uso esterno, i risciacqui sono efficaci contro il mal di denti e le frizioni per i dolori reumatici ed il mal di testa.

I cataplasmi sono ottimi per le contusioni e le slogature.

Usato per risciacquare i capelli, stimola i follicoli piliferi alla ricrescita e previene la calvizie precoce e l’alopecia.

 PROPRIETA’ MAGICHE

Utilizzato nei rituali di protezione, per la purificazione degli ambienti, per scongiurare il male e per benedire la casa e l'attività lavorativa. Un rametto sotto il cuscino assicura un buon sonno. Il suo infuso è utile anche per lavarsi le mani, scarica le energie e libera dagli influssi negativi accumulati.

Essendo una pianta perenne e sempreverde, è di buon augurio ogni volta che si incomincia un'attività o un rapporto, di qualunque tipo sia, per assicurarsene la lunga durata.

  1. Iperico
  2. Pianta della paura (Stachis annua)
  3. Aglio
  4. Lavanda
  5. Ruta
  6. Mandragora

Aiuola delle piante medicinali

Pianta regina: Biancospino.

Il biancospino è da sempre conosciuto come la "pianta del cuore".

Contiene un mix di potenti antiossidanti e “spazzini” dei radicali liberi, utili nella prevenzione di malattie cardiovascolari e per combattere il colesterolo. Attività cardioprotettiva, induce la dilatazione delle arterie coronariche che portano il sangue al cuore, migliorando così la circolazione. Indicato nei casi di ipertensione, specie se di origine nervosa. Riduce la tachicardia, extrasistole e aritmie. Spasmolitico, sedativo e ansiolitico naturale. Riduce l'emotività, negli stati di ansia, agitazione, angoscia, ed è utile in caso d’insonnia.

 PROPRIETA’ MAGICHE

Il biancospino segna i territori delle fate, soprattutto quando un cespuglio solitario cresce spontaneamente in un campo aperto. Abbattere un biancospino porta calamità e disgrazie poiché significa disonorare e mancare di rispetto ai territori delle fate che vivono vicino a noi. Il terreno circostante è benedetto dalla sua presenza.

La saggezza popolare ritiene sia pura follia tagliare o danneggiare un biancospino, soprattutto se si tratta di un albero solitario che cresce in uno spazio aperto e segna il confine tra vicini, nei pressi di un pozzo o di una casa. Tagliare un biancospino porterebbe terribili sciagure e persino morte. Secondo la tradizione, il biancospino fiorisce il primo maggio, indicando l'arrivo dell'estate.

  1. Malva
  2. Erba querciola
  3. Marrubio
  4. Melissa
  5. Erba di San Pietro
  6. Erba di Santa Maria
  7. Valeriana
  8. Assenzio
  9. Artemisia
  10. Cardo mariano

Aromi e spezie

Pianta regina: Alloro.

Pianta epato-protettrice, previene l’acidità di stomaco e gli spasmi intestinali, allevia bronchite e faringite, si impiega come diuretico ed è utile per combattere i dolori del ciclo mestruale. Stimola l’appetito, facilita la digestione, previene l’acidità di stomaco e gli spasmi intestinali. Attivatore del movimento intestinale. Favorisce l’espettorazione, antisettico. Antinfiammatorio, regolatore del ciclo mestruale e diuretico. Sconsigliato a chi soffre di gastrite, ulcera o diosordini intestinali.

 PROPRIETA’ MAGICHE

Uusato per gli infusi di chiaroveggenza e saggezza. Le foglie messe sotto il cuscino portano a sogni profetici; se bruciate portano visioni; se messe in bocca proteggono dalla sfortuna. Pianta di protezione e purificazione per eccellenza; può essere portato addosso come amuleto per allontanare negatività e il male, viene sparso e bruciato durante gli esorcismi, appeso sopra le finestre per proteggere le case da fulmini, piantato vicino casa per allontanare le malattie. Inoltre bruciare foglie d’Alloro insieme al Sandalo annulla i malefici. Le foglie portate addosso donano forza e prestanza agli atleti.
Si dice che per far durare un amore nel tempo, la coppia debba dividere in due un ramo di Alloro e tenere con se una metà ciascuno.

Infine per esaudire un desiderio si usa scriverlo su una foglia di Alloro e poi bruciarla.

  1. Dragoncello
  2. Monarda
  3. Santoreggia
  4. Pepolino
  5. Maggiorana
  6. Menta
  7. Erba gatta

Aiuola centrale circondata di bosso [Nel giardino segreto del Boccaccio]

Pianta regina: Palma.

La palma da dattero è simbolo di vittoria, di ascensione, rigenerazione e immortalità. Nei Salmi dell'Antico Testamento si legge che: "Il giusto fiorisce come la palma", perché produce fiorescenza quando sembra ormai morta (simbolo con valore molto vicino a quello della leggendaria fenice).

Infatti i greci chiamavano la palma phoenix, appunto come il mitico uccello Fenice, associandola ad Apollo, il Dio solare per eccellenza, e ad Atena-Minerva, la dea della saggezza, spesso raffigurata con in mano un rametto di palma. Hathor, la Dea egizia del cielo, era considerata la "signora della palma da dattero". Per i romani invece, la palma era emblema della vittoria per eccellenza, infatti la dea della vittoria era detta Palmaris. La palma è il simbolo che si ritrova spesso nelle catacombe cristiane, incisa sui marmi o negli affreschi, in mano a santi e martiri per indicare la loro vittoria spirituale morendo per la fede.

E’ anche simbolo massonico di giustizia. I frutti della palma si usavano nell’antico Egitto per curare le coliti.

  1. Menta
  2. Finocchio 
  3. Betonica
  4. Ruta
  5. Salvia
  6. Rosmarino
  7. Timo
  8. Senape
  9. Sedano
  10. Maggiorana
  11. Malva

 Aiuola dei fiori del passato

Pianta regina: Lillà.

Il decotto della corteccia veniva utilizzato come febbrifugo, dall'infuso delle foglie venivano attribuite proprietà decongestionanti per il fegato e la digestione. Con i fiori si preparano profumi ed anche l'olio da massaggio ottimo per reumatismi e dolori. Oggi si trovano in commercio i gemmoderivati come tonici del cuore e della circolazione.

Era antica credenza che le fate amassero stare tra i fiori di Lillà e che piantato in un luogo lo purificasse dal male. I fiori freschi potevano servire ad allontanare gli spiriti da luoghi infestati. L'olio era impiegato nei rituali di equilibrio mentale, per i poteri psichici e la purificazione.

  1. Giglio di S.Antonio
  2. Iris
  3. Margherita

Aiuola mediterranea

Pianta regina: Mirto

  1. Ginestra
  2. Cisto (Cistus montpelliensis)
  3. Cisto (Cistus salvifolius)
  4. Erica
  5. Ginestra dei Carbonai
  6. Elicriso

 

 

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